Dom. Mag 19th, 2024

Un nostro telespettatore che vive a Gerace ha voluto raccontarci un’esperienza difficile che poteva diventare tragica ma grazie alla buona sanità dell’ospedale di Locri ha avuto un felice epilogo. Vi riportiamo il suo racconto integrale lasciando a voi ogni considerazione:

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“Oggi vi voglio parlare di Buona sanità, perché solitamente ci rivolgiamo ai media quando subiamo un torto o pensiamo di averlo subito, ma quando tutto ha funzionato ad hoc tante volte ci dimentichiamo di ringraziare, ed io lo vorrei fare attraverso i vostri canali. La buona sanità esiste anche in Calabria, questa Regione martoriata da un malaffare politico senza uguale, ma anche con delle persone dal Cuore grande, dedite al proprio lavoro con grande professionalità e grande umanità.
Era il giorno 8 Gennaio di quest’ anno e come di consuetudine io rientravo verso le 14:30 dal lavoro. A casa trovo mia moglie in attesa al 7° mese di gravidanza che stava addormentando nostra figlia di circa tre anni sul letto. Appena entro mia moglie mi saluta e si sposta come per farmi spazio, ma subito se ne accorta che stava perdendo molto sangue. Ci siamo resi conto che era interessata da un emorragia molto importante, Ho subito portato la bimba da una parente e ci siamo messi in macchina per correre all‘ ospedale “Riuniti di Reggio Calabria, ma messi in viaggio ci siamo resi conto che non c era il tempo per arrivare a Reggio, quindi abbiamo optato per fermarci al pronto soccorso di Locri. Arrivati al Nosocomio,in pronto soccorso non c’ era una barella disponibile, tantomeno una sedia a rotelle, vista la situazione abbiamo deciso di andare in reparto di Ostetricia e Ginecologia a piedi. Arrivati subito la dottoressa d turno, Circosta ha capito l entità, e facendo una visita d’ urgenza ha costato un distacco della placenta con le relative complicanze del caso. Neanche 10 minuti dall’entrata in reparto e sono arrivati il ginecologo che stava seguendo mia moglie Dott. Ciaccio e il Primario del reparto Dott. Macrì. Tutto il reparto era in subbuglio tutti pronti ad intervenire l ‘ostetriche, i dottori, gli infermieri . La dottoressa di turno mi informa sulla situazione che è critica sia per mia moglie che per il nascituro, subito trasferiscono mia moglie in sala parto per fare un Cesareo d’ urgenza. Intanto avvertono la neonatologia di Reggio Calabria che sta per nascere un bambino prematuro e che hanno bisogno della loro culletta termica. Sono passati pochi minuti esce un infermiere mi dice la mamma sta bene, il piccolo lo hanno fatto nascere e respira. Io penso è stato un miracolo ma oltre alla mano del Signore quelle persone hanno fatto il proprio lavoro in modo eccellente. Passa un oretta circa e arriva la culletta attrezzata per il trasporto da Reggio, scambio quattro parole con l Infermiere arrivato da Reggio e l’ autista dell’ Ambulanza per ringraziarli,mentre il personale prepara il bimbo per il trasferimento, mi dicono che alla partenza erano a fine turno, ma quando hanno sentito della gravità della cosa non hanno esitato a partire subito per Locri. Il bimbo arriva a Reggio nel reparto di Neonatologia in terapia intensiva verso le 19, è piccolo, ma tutto sommato sta bene, e lì ci rimane fino al 6 di Febbraio quando le danno le dimissioni, e dove, tutto il personale presente in reparto lo ha curato e fatto crescere con tutto l amore che può dare un genitore ad un proprio figlio.
Io non ho parole per ringraziare a tutte queste persone che ogni giorno fanno il proprio lavoro con Amore professionalità. Questo è il mio caso di Buona sanità” . GM _ Redazione@telemia.it

SERVIZIO DI MARIA TERESA CRINITI
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