Ancora oggi, dopo oltre due mesi di incendi, la Calabria continua a bruciare. Secondo i dati della Protezione Civile Calabria quest’anno i roghi sono stati quasi il doppio rispetto allo stesso periodo del 2016. La provincia dove si sono registrati il maggior numero d’incendi è stata quella di Cosenza. Ma le cifre sono in aumento anche in tutte e quattro le altre province calabresi. Una situazione senza precedenti quella di quest’’estate, lunghissima e senza piogge. Uno scenario desolante: decine di migliaia di ettari di boschi andati in fumo e diversi piromani finiti con le manette ai polsi. Ieri l’ultimo arresto. I carabinieri hanno sorpreso un 33enne, identificato in Antonello Angì, mentre stava appiccando un incendio. L’uomo di Catanzaro ha candidamente detto ai militari di aver appiccato le fiamme perchè gli “piace vedere il fuoco”. Incendio di vaste proporzioni, ieri, in contrada Lardea di Roccella Jonica. Dove il rogo si è propagato da via Micare’ fino a via Giovanni XXIII, quindi zone molto popolose di Roccella Ionica. Sul posto è intervenuto anche il sindaco della cittadina Giuseppe Certomà con la presenza dei vigili urbani. Le persone del posto per evitare il rischio che le fiamme danneggiassero le case, sono intervenuti con idranti. I pompieri del distaccamento di Siderno sono stati avvisati dalla stessa popolazione. Decisamente più critica la situazione nella Piana di Gioia Tauro. Ieri, a Seminara, un uomo di 79 anni, ha perso la vita pare proprio per aver inalato fumo. Sono stati i vigili del fuoco, intervenuti dopo un allerta incendio, in contrada “Terra Tagliata” a rinvbenire il corpo carbonizzato dell’anziano.
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ALESSANDRA BEVILACQUA |redazione@telemia.it