Sab. Mag 18th, 2024

:  RISPOSTA ALL’INTERROGAZIONE CONSILIARE CIRCA LA RIDETERMINAZIONE DEI CANONI IDRICI riferiti all’anno 2017 e precedenti (Pr. n° 6814 del 15 marzo 2019)

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In risposta all’Interrogazione in oggetto, presentata dal gruppo dal gruppo di minoranza “Scelgo Locri“, al fine di inquadrare la problematica della rideterminazione subtotale dei canoni relativi alla fornitura del servizio idrico per il ruolo 2017 e precedenti, si precisa come lo stesso debba definirsi “cumulativo” ovvero riferito alle quantità consumate e non liquidate nelle tre annualità precedenti.

In altre parole, l’iscrizione a ruolo 2017 reca incorporata – in addizione all’annualità di riferimento – anche la porzione di quota  relativa ai precedenti anni 2016/2015/2014 – regolarmente dovuta dall’utente poichè effettivamente consumata e, dunque, legittimamente richiesta dall’ente creditore.

La quota richiesta in una bolletta idrica consta sempre di una parte fissa (e perciò invariabile) e di una quota variabile, legata al consumo in metri cubi di acqua potabile. Nel rispetto della Direttiva Europea 2000/60/CE, si è affermato in tutti i Paesi dell’Unione – Italia compresa – il principio in virtù del quale “chi più inquina più paga” , finalizzato ad una più incisiva tutela ambientale.

In questa direzione, è stata prevista la progressione tariffaria per il servizio idrico, la quale ha lo scopo di razionalizzare il consumo delle risorse idriche attraverso l’applicazione di maggiori costi connessi a più elevati consumi di acqua.

In base, quindi, alle tabelle dei valori tariffari vigenti, sono stati applicati dei moltiplicatori che relazionati al consumo effettivo, divengono progressivamente più gravosi – ovvero maggiormente elevati – nel rispetto del citato principio europeo “chi inquina paga”.

Il malinteso finanziario nasce nel momento in cui, il ruolo 2017 – divenuto (come da previsione legislativa)  cumulativo delle quote differenziali delle tre annualità precedenti – presenta una quantità di consumo che è reale  se si considerano le singole voci, tutte legittimamente dovute poichè di fatto consumate dall’utente – ma improbabile, nel senso che ragionando in termini di quantità consumate, i metri cubi considerati cumulativamente per gli anni 2017 e somme differenziali dei tre anni precedenti, provocano l’applicazione di un’aliquota progressiva più elevata rispetto a quella che si sarebbe applicata al consumo per il singolo anno di riferimento.

Nel momento in cui, durante la seduta consiliare del 14 Febbraio 2019, come Assessore ai Tributi, affermavo l’idoneità dell’iter procedurale di calcolo  nel senso che i consumi erano stati legittimamente  verificati e richiesti, sostenevo il vero. Si tratta di consumi effettivamente sostenuti dagli utenti e adeguatamente rilevati. Il meccanismo del cumulo dei consumi pregressi, tuttavia, ha di fatto sfasato l’applicazione dell’aliquota corretta, determinando in alcuni casi – ovvero soltanto nel caso in cui i consumi siano superiori ai 300 mc – l’erronea determinazione dell’ammontare dovuto.

In seguito ad alcune segnalazioni da parte degli utenti, abbiamo immediatamente avviato le opportune verifiche e sospeso l’esecutività del ruolo idrico, annunciando la rideterminazione dello stesso.

In risposta al:

– quesito numero 1, posto nell’Interrogazione in oggetto, si informa che sono stati raggiunti accordi con la Società che gestisce l’erogazione del servizio idrico, in seguito ai quali si eseguirà una rideterminazione finanziaria delle somme calcolate per consumi superiori ai 300 metri cubi, scindendo in momenti distinti i consumi in base alle annualità proprie, ottenendo quindi l’applicazione della medesima aliquota che si sarebbe dovuta applicare in virtù dell’anno di riferimento;

– quesito numero 2, posto nell’interrogazione in oggetto, ovvero circa la tempistica per la rideterminazione del ruolo e della nuova comunicazione agli utenti, si comunica che entro la fine del mese in corso verrà data comunicazione ufficiale in ambo i sensi;

– quesito numero 3, posto nell’interrogazione in oggetto, si annuncia che le modalità di comunicazione alla Cittadinanza, verranno eseguite tramite affissione di pubblico avviso, recante tutte le informazioni necessarie e previo invito a rivolgersi agli uffici di competenza per eventuali chiarimenti.

 

L’Assessore ai Tributi e al Bilancio,

Raffaele Sainato

 

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