Omicidio movente debito stupefacenti, minacce con canzone ‘ndrangheta sui social, prove indiziarie
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Secondo l’accusa, il movente dell’omicidio di Giuseppe Salvatore Tutino sarebbe stato un debito di alcune decine di migliaia di euro legato alla produzione di stupefacenti. Gli investigatori hanno ricostruito che la vittima avrebbe tentato senza successo di ottenere il pagamento del debito da uno degli indagati.
Dopo aver infruttuosamente tentato di recuperare il credito, Tutino avrebbe deciso di danneggiare le coltivazioni di kiwi degli indagati. Tale gesto avrebbe suscitato profonda ira e minacce da parte degli accusati, con uno di loro che avrebbe pubblicato su un social network un messaggio minatorio accompagnato da una canzone folkloristica, il cui testo trasmetteva un messaggio ambiguo di minaccia e rito di affiliazione alla ‘ndrangheta.
Il ritrovamento di un accendino verde raffigurante una banconota da 100 euro vicino all’auto incendiata, sebbene non abbia fornito tracce utili per l’analisi del DNA, ha fornito importanti elementi investigativi. Inoltre, l’analisi dei contenuti telematici rinvenuti nei dispositivi sequestrati ad uno degli indagati ha contribuito a sviluppare ulteriormente le indagini.