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Il presidente del Senato Pietro Grasso durante il convegno "Contrasto alle mafie: gli strumenti nella dimensione istituzionale nazionale e regionale" nella sala Koch del Senato, Roma, 5 ottobre 2017. ANSA/ MASSIMO PERCOSSI

In Calabria per presiedere all’apertura del Festival “Leggere Scrivere 2017”, manifestazione letteraria che fino a sabato 14 ottobre renderà Vibo Valentia cuore propulsore di creatività e cultura con dibattiti, mostre, eventi gastronomici e concerti, il presidente del Senato Pietro Grasso ha colto l’occasione per affrontare temi di stringente attualità. Dal lavoro, al caso Musella, allo Ius Soli.
“C’è una gara a minimizzare, ha detto Grasso, Cosa Nostra, Camorra e ‘Ndrangheta. A volte sono considerate bande isolate o si tende addirittura a romanzare la figura del padrino. Il sistema criminale, invece, coinvolge l’intera comunità che vive questi luoghi: burocrati, mafiosi, imprenditori, politici”. “Il lavoro è la vera priorità per dare risposte anche contro la mafia. Perche’ e’ ancora in voga in gran parte del Meridione riuscire a trovare lavoro o attraverso il politico con le solite raccomandazioni, dette anche segnalazioni, oppure attraverso il mafioso con la sua opera di intermediazione”. “Sappiamo che le varie mafie si occupano di settori che prima erano trascurati rispetto agli stupefacenti ad esempio, e la politica deve riconoscere questi fenomeni ed agire insieme a magistratura e forze dell’ordine per combatterli. E’ necessario, allo stesso tempo, non dare consenso al sistema mafioso”. “Il popolo del Mezzogiorno d’Italia, ha continuato Grasso, è coraggioso ma deve avere a supporto una politica più attenta verso di esso e le sue esigenze in modo tale da sfruttare al meglio le risorse disponibili in modo tale da creare sviluppo e quindi occupazione”. Tanti altri ancora sono stati gli argomenti toccati dal presidente del Senato. “Penso che la magistratura potrà ben valutare tutto quello che viene contestato alla presidente di Riferimenti. Con Adriana Musella c’è un’amicizia che dura da anni e che mi ha visto sempre qui andare contro la ‘ndrangheta e la criminalità organizzata”, ha commentato invece in relazione all’inchiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria nella quale è indagata, per malversazione ai danni di enti pubblici e di appropriazione indebita, la presidente del Coordinamento nazionale antimafia Riferimenti-Gerbera gialla. Spazio, infine, anche per l’approvazione dello Ius soli, “mi auguro, ha concluso il presidente, che si possa aprire una finestra nell’agenda particolarmente fitta del Senato per poterla calendarizzare. Del resto mi pare che ci sia una maggiore consapevolezza che si tratti più di uno “Ius culturae” che di uno Ius soli, in senso stretto”.

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ALESSANDRA BEVILACQUA|redazione@telemia.it

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