Lun. Giu 17th, 2024

“Restituire diritti, libertà e poteri ai cittadini italiani, nonché sovranità a un Paese, come l’Italia, colonia di decisioni che vengono prese altrove e di cui il governo Draghi è stata una dimostrazione”. Questo l’intento della lista ‘Italia Sovrana e Popolare’, presentata oggi pomeriggio a Catanzaro nel corso di una conferenza stampa. Presenti, tra gli altri, l’avvocato Antonio Ingroia – leader di Azione Civile, una delle forze politiche costituenti la lista – e la senatrice uscente Bianca Laura Granato. Hanno partecipato anche i candidati alla Camera e al Senato alle elezioni politiche in programma domenica prossima, 25 settembre.

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“Lotta alla mafia assente dall’agenda politica”

Il tema della lotta alla mafia, secondo l’ex pm di Palermo, “è completamente uscito dall’agenda delle priorità nazionali. Né lo schieramento di centrodestra né quello di centrosinistra l’hanno messo al centro della loro attenzione. Anzi, direi che noi siamo l’unica forza politica con le carte in regola per una virata verso una lotta senza tregua le mafie e i rapporti tra mafia e classe dirigente e politica”.

“Abbiamo nel nostro programma l’abolizione della riforma Cartabia, che non a caso è stata definita dal procuratore Gratteri come la peggiore riforma della giustizia degli ultimi tempi e che favorisce anche il potenziamento delle organizzazione mafiose. Nessuno oggi, ripeto, ha le carte in regola, né a destra né a sinistra, neppure il M5S che, pur candidando magistrati, ex magistrati di prestigio come Cafiero De Raho e Scarpinato, dall’altra parte ha la macchia di aver appoggiato la riforma Cartabia, la macchia di aver tradito le premesse nei confronti di un magistrato certamente irriducibile e intransigente come Di Matteo”.

“Il M5S ha tradito il suo elettorato”

“Il M5S –  ha sostenuto Ingroia – ha tradito il suo elettorato e le sue promesse, davvero solo noi abbiamo le carte in regola per portare avanti una lotta senza tregua ai poteri mafiosi. E – ha osservato ancora il leader di Italia Sovrana e Popolare – non ha le carte in regola nemmeno il mio amico ed ex collega Luigi de Magistris, perché è sostenuto da una coalizione nella quale ha un ruolo molto importante Potere al Popolo, che fino a poco tempo fa aveva nel suo programma l’abolizione del 41 bis, del carcere duro ai mafiosi, e anche l’abolizione dell’ergastolo, cioè esattamente le richieste che Totò Riina aveva messo nel papello nella trattativa Stato-mafia: mi spiace che de Magistris si trovi oggi in questa situazione un po’ incoerente avendo finora lui tenuto fino a oggi posizioni irriducibili”.

“Il reddito di cittadinanza in parte è fallito”

Ingroia ha parlato anche del reddito di cittadinanza: “Si tratta di uno strumento per combattere la povertà, in parte è fallito perché si è risolto solo in una misura assistenzialistica, ma sarebbe sbagliato rimuoverlo del tutto. Noi – ha proseguito Ingroia – riteniamo che debba essere mantenuto ma debba essere riconvertito, diventando uno strumento per l’avviamento al lavoro anche impiegando in lavori socialmente utile chi percepisce il reddito di cittadinanza”.

Granato: “Abbiamo un ampio seguito in tutto il Paese”

Secondo la senatrice catanzarese Bianca Laura Granato “ci sono tanti cittadini che non si riconoscono nelle forze politiche di sistema. La legge elettorale ci penalizza, ma abbiamo un ampio seguito in tutto il Paese”. Sul reddito di cittadinanza, la senatrice ha precisato che “la posizione è quella legarlo a delle politiche produttive, che siano a vantaggio delle comunità territoriali nelle quali gravitano i percettori del reddito. La mancanza di lavoro non dipende dai cittadini che lo perdono, bensì dalle politiche dissennate di precarizzazione e tagli dei posti di lavoro portate avanti negli ultimi decenni”.

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