Dom. Mag 19th, 2024

 

 

Con Decreto Dirigenziale N°. 3866 del 26/03/2019 avente per oggetto: “Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale presente in Calabria. Annualità 2018”, il Dipartimento Istruzione e Attività Culturali (IAC) della Regione Calabria ha approvato la graduatoria definitiva dell’ AZIONE 1 TIPOLOGIA 1.3. (Eventi Innovativi).

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Tra le sorprese della graduatoria spicca il bel punteggio del Festival STRATIFICAZIONI di Sant’Agata del Bianco (64,17), Comune che, per la prima volta nella sua storia, entra nell’elenco degli eventi culturali finanziati dalla Regione Calabria. Un riconoscimento meritato per l’Amministrazione guidata da Domenico Stranieri (in carica da 2 anni e mezzo) che ha creato in breve tempo uno dei Festival più interessanti di tutta la nostra regione, dove la traccia narrativa diventa elemento di incontro fra forme espressive vicine (musica, musica d’autore, canzone d’autore, letteratura).

 Durante l’estate 2018, Sant’Agata è stato il centro dove, grazie alla direzione artistica di Ettore Castagna, si sono riuniti alcuni tra i migliori scrittori calabresi (Domenico Dara, Danilo Chirico, Gioacchino Criaco, Giuseppe Aloe, Olimpio Tallarico, Lou Palanca) e grandi artisti come Francesco Loccisano, Nino Racco, Paolo Sofia, Cataldo Perri, i Re Niliu, Rashmi Bhatt e Ustad Sageer Khan (musicisti indiani che hanno suonato nei concerti di grandi star internazionali come Sting). Uno dei momenti più suggestivi del Festival è stato il concerto in località Campolico, in Aspromonte, dove in un’atmosfera magica, seduto su una distesa di rocce a forma di teatro, il pubblico non ha solo assistito allo spettacolo ma ha anche appreso le potenzialità paesaggistico-culturali della nostra montagna.

Per un paese di 600 anime, quello portato avanti dall’Amministrazione Comunale di Sant’Agata (sempre aiutata da un gruppo di cittadini che si impegnano attivamente per la buona riuscita di ogni manifestazione) resta un lavoro straordinario, capace di concepire un percorso ideale tra il borgo di Saverio Strati e i Murales, i Palmenti scavati nella roccia e la montagna, laddove un Festival si trasforma in occasione per “rilanciare” luoghi, paesaggi, cultura e potenzialità fino ad oggi completamente trascurate.

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