TORINO – “Non fate la guerra, ma gnocchi e pomodoro” – E’ la filosofia che ha animato la quinta giornata di Profondo Food al Salone del gusto. Una performance a cura dei “Coltivatori di musica” che hanno presentato “Resistenza gastrofonica viaggiante”. Cibo sentimentale e dj set per ricordare il cibo di una volta, quello delle massaie e della domenica in famiglia. Perché il rapporto tra donna e cibo può essere anche così: divertente e sensuale. Per l’appuntamento di ieri gli artisti hanno scelto gli gnocchi conditi con il sugo di nonna Marcella. Paola Scialis e Stefano Cuzzocrea sono di Belmonte Calabro, Coltivatori di musica è solo uno dei tanti progetti dell’organizzazione Ex Convento che si occupa anche di animazione del territorio attraverso il teatro. Per info www.exconvento.it.
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Gnocchi e vini. Giancarlo Gariglio, curatore Slow wine, e Gennaro Convertini del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, hanno presentato Magna Grecia Metodo classico. Una sfida curiosa che ha suscitato stupore e interesse. Gli spumanti a metodo classico in Calabria sono ben 13. Nella degustazione sono stati presentati un Aglianico rosé e un Gaglioppo rosé. La particolarità di questi spumanti è che coniugano nella produzione la scelta di territori nuovi rispetto ai tradizionali e vitigni autoctoni. Anche i vini biologici in Calabria stanno conquistando sempre più spazio. Sul territorio operano molte aziende agricole bio: la Calabria, infatti, è una regione con una forte vocazione al biologico proprio perché, grazie al suo terreno e alle condizioni climatiche, si riesce con pochissimi interventi a contenere gli attacchi dei parassiti. Qualità dei vini, filosofia di produzione che basa i suoi principi sul rispetto sia della terra che dei vitigni e che per questo dà origine a dei vini particolarmente identitari.
A chiudere quest’ultima giornata di Salone del gusto, uno dei prodotti più interessanti della produzione calabrese: l’olio extra vergine d’oliva IGP presentato da Rosario Franco del Dipartimento Agricoltura Regione Calabria. La Calabria vanta infatti un patrimonio olivicolo molto importante, essendo la seconda regione italiana per produzione, nonché delle varietà di cultivar molto particolari. Tutto il territorio calabrese produce olio d’oliva extravergine e vanta circa trenta varietà, ognuna delle quali con le sue caratteristiche organolettiche e chimico-analitiche. La qualità della produzione è notevolmente cresciuta nel corso degli ultimi anni, grazie all’impegno ed alla tenacia dei produttori, che hanno trovato il giusto connubio tra tradizione ed innovazione. La Regione ha intenzione di sostenere con determinazione la filiera olearia, in particolare modo per quanto riguarda le fasi della trasformazione, dell’imbottigliamento e della commercializzazione. In modo da far diventare l’intera filiera veramente calabrese e di far acquisire alle nostre produzioni, già molto apprezzate fuori dai confini regionali, maggiore forza sui mercati nazionali ed internazionali.