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Sabato 22 settembre 2018 ad Antonimina presso la struttura del consorzio termale “Acque Sante” si è tenuto l’incontro tra il nuovo management  e i medici di base del territorio.

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La  massiva presenza di pubblico qualificato  ha  dimostrato  il  forte  richiamo  dell’argomento,  così  come  le  note  di  sentito entusiasmo tra i presenti ha  segnalato  visivamente  il  quadro  ampio  delle  attese,  che  l’auspicato  sviluppo  della  grande  realtà  termale  della  Locride  ha  suscitato  tra  la  gente,  motivandone  personali  contributi  di  idee  e  di  proposte.

Il moderatore,professore Ugo Mollica, ha condotto magistralmente  una serata di brevi relazioni e significativi interventi,  sia degli organizzatori che  del   pubblico,  il  quale, esperto di sanità,   ha saputo cogliere il senso  e  l’importanza di questo incontro.

Il presidente dell’Assemblea del consorzio termale, dott. Tommaso Raschellà, aprendo la sessione degli interventi,dopo aver salutato calorosamente la numerosa platea qualificata, ha presentato il nuovo organigramma di gestione dell’ azienda, soffermandosi anche sulle prospettive future del consorzio.

Il Sindaco di Antonimina, architetto Luciano Pelle, componente dell’Assemblea consortile,  ha fatto  cenno ad   un  progetto di ristrutturazione in chiave moderna dell’intero parco termale, nelle varie sfaccettature interne ed esterne, con l’arricchimento  del  patrimonio  arboreo/floreale e  delle  varie  aree  di relax  e  di  ristoro..

A rappresentare l’amministrazione comunale di Locri, è intervenuto il Vice sindaco, Raffaele Sainato, il quale ha voluto rimarcare la combinazione vincente che si è creata, non casualmente, con la nomina di quattro professionisti, i quali sicuramente analizzeranno e programmeranno la stagione ventura nel migliore dei modi.

Il dott. Rinaldo Nicita, componente del consiglio di amministrazione, gastroenterologo che opera tra la Calabria e Milano, dopo aver preso contatti con altre aziende termali del nord,  con  acute  riflessioni  di  analisi  e  di  confronto,  si  è  soffermato  sulle  moderne  necessità  di  un  Complesso  Termale e sulle condizioni in cui si trova oggi lo stabilimento,  che nelle  attuali condizioni  potrebbe  non  essere  appetibile  per  gli  imprenditori  del  nord.

L’endoscopista,  secondo  quanto  emerso  in  un  master in  management  sanitario  alla  Bocconi, ha  ricordato  che  il concetto di terme nel  tempo  si  è  trasformato,  passando  dalla pura funzione terapeutica delle acque ad  una  visione  complessa  ed  integrata,  in  cui   il  cliente  chiede  alle  terme   il benessere psichico-fisico ed estetico ,  per  quel  complesso  di  piacevolezze,  che  rigenerano  lo  spirito  e  favoriscono  le  sane  abitudini,  che  sono  alla  base  di  una  efficace   educazione  sanitaria.

Una  recente statistica ha evidenziato che un cittadino del sud Italia, nonostante non vi siano fabbriche e smog, vive circa 4 anni in meno di un suo connazionale del nord.  C’è ,  quindi,  da  sostenere  con  ogni  mezzo  il  concetto  della  prevenzione,  per  la  quale  il  termalismo  in  genere  ha  validissime e  specifiche  indicazioni.

Se  è  vero  che  le  difficoltà  gestionali  e  finanziarie  sono   problemi  di  natura  primaria,  cui  è  giusto  provvedere  con  oculatezza,  con  energia  ed  efficacia,  non  possiamo  non  riconoscerci  anche  fortunati,  per  poterci  offrire ad  una  realtà  meravigliosa  e  altamente  benefica,  ricca  di  un  fascino che,  anche  nelle  forme  attuali,  prende  l’animo,  con  l’  estensione  generosa  e  gentile  di  un   ambiente,    diventato  paesaggio  bellissimo,  perché  la  sua  naturale  vocazione  si  è  equilibrata  in  maniera  proficua  con  i  bisogni anche  interiori dell’uomo.  Per  via  di  quell’  “industria”  del  benessere,  che  non  produce  ferraglie o  schegge  di  laterizi,  ma  che  è  una  realtà  emotiva, capace  di  contrapporsi  al  dominio  disumanizzante  delle  tecnopatie,  che  ci  stanno  rubando  il  tempo  del  pensiero  e  il  godimento  delle  vere    emozioni  di  natura.

L’avvocato Rosalba Pedulla’ altro componente del CdA, si è soffermata sulle problematiche amministrative e legali che hanno attanagliato nel tempo l’ente. Inoltre ha evidenziato la compattezza con la quale si sta muovendo la nuova compagine.

Il nuovo Presidente del Consiglio di Amministrazione delle Terme, avvocato Alberto Romano, dopo aver ringraziato i dipendenti  e i volontari che collaborano con la struttura termale,ha analizzato le linee programmatiche su cui il management ha deciso di puntare, per riqualificare una realtà, a volte sottovalutata, che dovrà offrire molto al territorio.

L’avvocato Romano, inoltre, ha anticipato una serie di incontri che il nuovo CdA sta programmando, sottolineando la necessità di lavorare sinergicamente con tutti i rappresentanti istituzionali del territorio.

il Dott. Giuseppe Pezzimenti, sindaco di Gerace, nelle vesti di Direttore Sanitario,  si è soffermato sulla imminente costituzione di un comitato scientifico, rappresentativo delle migliori risorse umane medico-scientifiche del nostro territorio,  in  grado  di verificare  costantemente  l’efficacia  delle  acque e  sempre  pronto  alle  nuove  indicazioni  della  ricerca.

Un momento di grande emozione si è vissuto quando ha preso la parola una paziente che dopo aver girato l’Italia alla ricerca di cure ed aver sperimentato su se stessa vari medicinali, ha trovato beneficio nelle  acque termali del nostro consorzio, fino alla quasi guarigione della propria fibromialgia che l’aveva costretta ad una limitazione funzionale degli arti inferiori e superiori, con intense algie resistenti agli antidolorifici.

Il Dott. Schirripa, già primario dermatologo, ha presentato degli studi effettuati sulle Acque Sante, rimarcando gli effetti benefici sulle malattie dermatologiche ed in particolare sulla psoriasi.

Ha preso la parola il  dott. Franco Cuzzola, nella doppia veste di sindaco di Bruzzano Zeffirio e medico di Medicina Generale dello stesso centro aspromontano, il quale  ha invitato il CdA a coinvolgere tutti i comuni della Locride ad  offrire il loro contributo allo sviluppo dell’ente, che può rappresentare una grande risorsa medica, economica,sociale e specialmente culturale per tutta la città metropolitana  di Reggio Calabria.  Ha  inteso  così  invitare tutta  la  comunità  locridea  ad uscire dai campanilismi nei quali si è  chiusa e che hanno, da sempre, limitato lo sviluppo del nostro territorio.

A  fronte  di  tante  esigenze  e  di  tante  attese,  il  management  si  è  impegnato  a  non  disattendere  le  speranze  dei  cittadini  e  dei  pazienti,  invertendo  una  tendenza,  che  per  troppo  tempo  non  è  stata  esaltante.

La serata si è conclusa con la degustazione di prodotti tipici locali,  in  un  clima  di  simpatia  e  motivata  fiducia.

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