Dom. Mag 19th, 2024
SIMBOLICA GIUSTIZIA AGENZIA BETTOLINI (Agenzia: DA RACHIVIO) (NomeArchivio: PAV-G1ig.JPG)

Condanna confermata per due dei figli del presunto boss di Stefanaconi. Per un altro la pena passa da ergastolo a 30 anni. Undici anni e sei mesi al pentito Nicola Figliuzzi

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La Corte d’assise d’appello di Catanzaro ha inflitto due ergastoli e condanne a 30 e 11 anni a conclusione del processo per l’omicidio di Giuseppe Matina, avvenuto il 20 febbraio del 2012, nel giardino dell’abitazione della vittima. Un omicidio che si inquadra nella faida tra il clan Patania di Stefanaconi, del quale sono accusati di far parte i quattro condannati, e il gruppo dei Piscopisani di cui era esponente la vittima pur avendo legami parentali con i primi. I giudici hanno confermato anche le assoluzioni per altre due persone. Il carcere a vita è stato disposto per i fratelli Giuseppe e Salvatore Patania, figli del presunto boss di Stefanaconi, mentre un altro fratello, Saverio, si è visto ridurre la condanna dall’ergastolo a 30 anni di reclusione. Ridotta anche la pena inflitta al collaboratore di giustizia Nicola Figliuzzi: 11 anni e sei mesi a fronte dei 20 inflitti in primo grado. Assoluzione confermata, infine, per Giuseppina Iacopetta, madre dei Patania, e per un altro suo figlio, Nazzareno, questi ultimi difesi dall’avvocato Costantino Casuscelli. Tutti erano chiamati a rispondere anche dell’agguato fallito, il 27 dicembre del 2011, sempre ai danni di Matina, soprannominato “Gringia”, marito della collaboratrice di giustizia Loredana Patania, cugina degli imputati.

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