Ven. Apr 26th, 2024

L’assessore regionale alla scuola Federica Roccisano è intervenuta a San Luca all’inaugurazione dell’anno scolastico. “Di solito, come ormai è noto – ha detto l’assessore Roccisano – non sono solita a leggere discorsi preconfezionati ma, quest’oggi, non ho potuto fare a meno di partire da un pezzo tratto dal testo ‘La Calabria’ – libro sussidiario di Cultura regionale”.
“Mi fu sempre difficile spiegare – é scritto nel testo – che cos’è la mia regione. La parola Calabria dice alla maggioranza cose assai vaghe, paese e gente difficile. Una mia padrona di casa berlinese mi declamava Kalabrien una Asturien! Secondo si trova, credo, nei Masnadieri di Offenbach, ed io non riuscivo a convincerla che le Austrie non c’entrano. Ma tant’è, la Calabria fa parte d’una geografia romantica. Fu una delle prime preoccupazioni della mia vita di scrittore ricercare i Calabresi che ebbero diritto di cittadinanza nella civiltà centro italiana che fu in definitiva la civiltà nazionale e di rendermi conto dell’influenza che detta civiltà ebbe la nostra regione calabrese; un Telesio,un Campanella, un Mattia Preti, che risposero subito alla formazione della civiltà toscana in italiana, un abate Gioacchino da Fiore che fu un ideale capostipite di San Francesco d’Assisi; ecco i due Stati d’animo nei quali noi Calabresi moderni e italiani possiamo riscontrare d’aver risposto alle sollecitazioni della civiltà nazionale. Che
Dante si sia ricordato del calabrese abate Gioacchino come di un’altissima espressione del pensiero medievale e monastico, che Petrarca abbia me trovato il nostro frate Barlamo che gli
insegno il greco, che Boccaccio parli dell’autorità del Barlamo nel libro della Genealogia degli dei, che il comune di Firenze abbia avuto come primo maestro pubblico di greco il nostro Leonzjo Pilato, che infine Barlamo, Petrarca, Boccaccio e Pilato si trovano insieme a iniziare l’Umanesimo, ecco alcuni fatti che
legano noi al grande tradizione”. “In questo brano – ha concluso Roccisano – c’è tutta l’essenza del nostro essere, le nostre radici di una terra così bella ed aspra. Ed è da qui che con il presidente Mario Oliverio abbiamo deciso di inaugurare l’anno scolastico 2016/2017 in occasione del sessantesimo anniversario della morte di Corrado Alvaro, figlio di San Luca e di questa regione, per dare un segno forte e tangibile alla Calabria ed alla Locride”. (ANSA).

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