Dom. Mag 5th, 2024

Ieri abbiamo pubblicato la nota, pervenuta alla redazione di TELEMIA dal Gruppo Carabinieri di Locri, che aveva disposto mirati servizi di controllo del territorio, effettuati tramite le Compagnie di Bianco, Locri e Roccella, finalizzati alla verifica del corretto funzionamento degli impianti di depurazione comunali e consortili della giurisdizione. La nota evidenziava che i Carabinieri della Compagnia di Bianco hanno accertato il mancato funzionamento della stazione di sollevamento della rete fognaria di un comune di quella giurisdizione, senza specificare esattamente di quale comune si trattasse. Sulla scorta di ciò, attese le numerose segnalazioni pervenute, ed essendoci un batti e ribatti su quale stazione di sollevamento si trattasse, abbiamo approfondito la notizia, riscontrando che l’impianto sequestrato dall’Arma è quello di Casignana Centro. Tale impianto, è stato accertato dai militari, ha provocato il totale e costante sversamento delle acque fognarie in un torrente adiacente e, conseguentemente, l’inquinamento delle acque in mare. Nell’impianto,  è stata riscontrata l’assenza di interventi di manutenzione dal 2013, e allo stato è stato sottoposto a sequestro come disposto dall’Autorità Giudiziaria. A questo punto rimane da conoscere se sull’impianto di sollevamento siano stati prese serie misure, anche per contenere il liquame, oppure tutto ad oggi, stia finendo in mare. Se così fosse, il danno ambientale e turistico per l’intera fascia costiera diventerebbe irreversibile. Ora ci chiediamo se un eventuale lagunaggio fatto in spiaggia riuscirebbe a contenere il danno? E se si, perchè non si provvede?

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Giuseppe Mazzaferro | redazione@telemia.it

 

 

foto ns archivio

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