Ven. Apr 26th, 2024

Resterà in cella con la più leggera delle accuse che gli erano state contestate, ovvero “associazione segreta”, Paolo Romeo. Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha, infatti, confermato ieri l’ipotesi accusatoria aggravata dall’avere favorito un’associazione mafiosa, a carico dell’avvocato ed ex parlamentare coinvolto nel processo che ha preso il via all’indomani della maxi inchiesta denominata “Gotha” che coinvolge 72 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno, favoreggiamento, violazione della legge Anselmi sulle società segrete. L’operazione è coordinata dal Procuratore della Dda, Federico Cafiero de Raho.
Tornando alla decisione assunta dai giudici ieri, il Collegio, che si è pronunciato a seguito del rinvio deciso dalla Corte di Cassazione, ha invece accolto il ricorso della difesa dell’ex parlamentare in relazione all’ipotesi di reato di estorsione ai danni di un imprenditore intenzionato ad aprire un’attività all’interno del “Perla dello Stretto” di Villa San Giovanni, un centro commerciale in cui Romeo aveva svolto il ruolo di consulente per un consorzio di commercianti che vi gestiscono numerosi punti di vendita. Secondo l’accusa, la “Perla dello Stretto” “è nella piena disponibilità del potente clan della ‘ndrangheta capeggiato dal boss detenuto Giuseppe De Stefano”.

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ALESSANDRA BEVILACQUA|redazione@telemia.it

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