Ven. Apr 26th, 2024

“E’ indubitabile” che ci sia stato “un interessamento diretto delle ‘locali’ piemontesi della ‘ndrangheta nella spartizione del business dei biglietti della Juventus”. E’ quanto si legge nelle motivazioni della sentenza del processo d’appello ‘Alto Piemonte’, terminato a Torino lo scorso 16 luglio con 14 condanne. Uno dei filoni dell’indagine riguardava le infiltrazioni delle cosche tra la tifoseria organizzata. Tra i condannati figura l’ex capo ultra’ Fabio Germani, al quale sono stati infitti quattro anni, cinque mesi e dieci giorni di reclusione. In primo grado era stato assolto. Germani, secondo le carte processuali, era in contatto con Rocco Dominello, che gli inquirenti definiscono, insieme al padre Saverio, esponente della cosca Pesce-Bellocco di Rosarno. Dominello, fra il 2013 e il 2014, sarebbe riuscito a monopolizzare il bagarinaggio “attraverso l’estrinsecazione di un potere di intimidazione e di influenza sia nei confronti del tifo organizzato sia nei confronti dei dirigenti della societa’ calcistica”. E’ stato condannato a cinque anni.

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