Dom. Mag 5th, 2024

A breve il ministro Speranza potrà nominare i nuovi commissari delle Asp di Cosenza e Vibo. Nonché degli ospedali catanzaresi e del Gom di Reggio. Polemici Sapia e Nesci: «Nomine a nostra insaputa»

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E infine le nomine dei commissari delle Aziende sanitarie provinciali di Cosenza e Vibo e degli ospedali catanzaresi Pugliese-Ciaccio e Mater Domini così come del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio sono state praticamente ufficializzate. In particolare Giuseppe Zuccatelli sarà il nuovo commissario straordinario del Pugliese-Ciaccio e della Mater Domini, i due ospedali di Catanzaro. Giuseppe Giuliano andrà a guidare l’Asp di Vibo Valentia. Iole Fantozzi il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria e Daniela Saitta l’Asp di Cosenza. Con una nota di Palazzo Chigi, il Consiglio dei Ministri ha infatti autorizzato il ministro della Salute Roberto Speranza a procedere alla nomina dei nuovi commissari.
Un atto legato, recita, la nota di Palazzo Chigi al «mancato raggiungimento dell’intesa con il Presidente della Regione», così come previsto dall’articolo 3 del decreto legge n.35 del 30 aprile 2019 “Misure emergenziali per il servizio sanitario della Regione Calabria e altre misure urgenti in materia sanitaria”.
Un procedimento – quello previsto dal cosiddetto “decreto Calabria” – che stabilisce che in assenza dell’intesa con il governatore Oliverio si possa procedere alla nomina dei commissari straordinari indicati dal generale Saverio Cotticelli, commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dal disavanzo nel settore sanitario della Regione. Per avere la nomina ufficiale dunque ora si attende solo il provvedimento specifico del ministro Speranza che, secondo ben informati, dovrebbe arrivare a breve.
POLEMICI SAPIA E NESCI: «NOMINE A NOSTRA INSAPUTA» «Se i parlamentari della maggioranza devono conoscere a mezzo stampa scelte cruciali del governo, significa che nel campo giallo-rosso persistono problemi seri, vuol dire che il nostro voto è utilizzato soltanto per fare numero e che le nostre battaglie sui territori vengono ignorate dall’esecutivo Conte. La Calabria non merita questo comportamento». Lo affermano, in una nota, i deputato M5S Francesco Sapia e Dalila Nesci, entrambi della commissione Sanità, in merito alle indiscrezioni stampa circa l’autorizzazione, da parte del Consiglio dei ministri al ministro della Salute, a nominare i due soggetti già indicati dai commissari alla Sanità calabrese per la guida dell’Asp di Cosenza e dell’ospedale di Reggio Calabria, «benché privi – sottolineano gli stessi parlamentari – della necessaria esperienza in materia di gestione e organizzazione sanitaria».
«Se fosse confermata la notizia – continuano Sapia e Nesci – dell’avallo del governo rispetto a queste due nomine inammissibili, dovremmo concludere che dicevamo di schiacciare le logiche del potere e alla fine ne siamo invece rimasti schiacciati». «Sui gravi problemi della sanità calabrese c’è da tempo una latitanza del governo, che ignora – accusano i deputati del Movimento 5 Stelle – l’evidente inadeguatezza della struttura commissariale, mentre il ministro della Salute consente, ricevendoli, ai sindaci amici di Mario Oliverio di fare campagna elettorale, dimenticando invece le ripetute richieste di incontro che gli avevamo rivolto per raccontargli del muro di gomma della burocrazia ministeriale e regionale, sorda e cieca rispetto alle emergenze del settore: legalità e maggiori risorse per i servizi sanitari della Calabria. Abbiamo perso un’occasione unica. L’impegno profuso a favore del diritto alla salute doveva rappresentare il nostro punto di forza per le Regionali, ma la miopia e l’equilibrismo di palazzo hanno vanificato i nostri sforzi».
«Mi aspettavo – concludono Sapia e Nesci – che almeno il nostro capo politico, Luigi Di Maio, prima di presentare i candidati per le Regionali venisse con noi alla struttura commissariale, a Catanzaro, per rendersi conto di persona di come la stessa gestisca il piano di rientro dal disavanzo sanitario. Gli elettori ci puniranno sonoramente, ma almeno non sarà colpa nostra». (rds)

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