Mar. Mar 19th, 2024

Egregio Presidente Antonino Spirlì,

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le scrivo in merito all’ordinanza, n°10 del 5 Marzo 2021, promulgata dalla Regione Calabria e da lei sottoscritta, con cui si provvede all’ennesima chiusura delle scuole calabresi a partire dall’8 Marzo 2021. Con la presente La invito a nome mio, del Circolo PD-Bivongi e di tanti cittadini che condividono la nostra preoccupazione, a ripensare seriamente a questo provvedimento, che rischia di essere controproducente, oltre che immotivato.

Da insegnante, posso toccare con mano gli effetti devastanti che la chiusura delle scuole, in questo tempo di incertezza, sta provocando su tantissimi ragazzi. Gestire fenomeni di ansia, attacchi di panico, casi di vera e propria depressione, è diventato ormai una costante per noi insegnanti. La scuola non è, infatti, soltanto il luogo della didattica, essa è l’ambiente della socialità e delle relazioni per bambini e adolescenti, nella fase più importante della loro formazione umana. Privarli della scuola, significa privarli della possibilità di autodeterminarsi in maniera sana ed equilibrata. A ciò si aggiunge il fatto che, a causa delle difficoltà tecniche e del baratro tecnologico in cui si trovano i nostri territori, la didattica a distanza è spesso disastrosa per migliaia di giovani che non vi hanno accesso e rischiano di allontanarsi irrimediabilmente dalla scuola, aggravando inesorabilmente il fenomeno della dispersione. Ma se queste argomentazioni, Le sembrano troppo “Buoniste”, la invito a riflettere sulle conseguenze dal punto di vista sanitario.

Non è affatto vero che chiudere le scuole salvaguardi la salute degli studenti calabresi. Al contrario, mette ancora più a rischio la salute loro e delle loro famiglie, portando a un aggravamento generale della situazione pandemica in Calabria. Infatti, essendo la Calabria ancora parte della “zona gialla”, chiudere le scuole significa allontanare i ragazzi da un ambiente protetto e controllato per farli riversare in strade, bar e negozi, liberi di contagiarsi e contagiare. Lo stesso Comitato Tecnico Scientifico ha sottolineato che “Chiudere gli istituti ha un senso solo se si sospendono anche le altre attività” (La Repubblica, 06/03/21).

Le rivolgo dunque questo appello: “Riapriamo le scuole calabresi per ridare dignità ai nostri studenti e per evitare una bomba sanitaria”.

Certo della sua sensibilità, La ringrazio e Le auguro buon lavoro, nell’interesse della Calabria e dei Calabresi.

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