Mer. Mag 1st, 2024

La Union Siderno, dopo la vittoria in finale regionale U17 e in seguito alle polemiche derivate dai provvedimenti disciplinari e da un articolo avente una firma “faziosa” su un quotidiano regionale, ha tenuto a precisare alcune inesattezze riportate da un giornalista che pur citando il comunicato del giudice sportivo non si è premurato di accertare la veridicità di determinati accadimenti e soprattutto non ha verificato l’esatta dinamica degli accadimenti stessi.

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La prima incongruenza risiede nell’accusa di sputi e insulti verso gli avversari a fine primo tempo, alla conclusione della prima frazione. I sostenitori della Union Siderno erano appoggiati alle balaustre adiacenti al terreno di giuoco solo per sostenere i calciatori sidernesi e non per provocare i calciatori avversari, a differenza di quanto effettuato per tutta la durata della gara dal calciatore in maglia n°5 della società Rende Calcio 1968 che ha varie volte sbeffeggiato inutilmente amici, sostenitori e famiglie dei suoi avversari.

Per quanto riguarda l’accensione dei fumogeni, anche qui risiede un’inesattezza, in quanto il fumogeno accesso dalla tifoseria sidernese prima dell’inizio della gara non è stato gettato all’interno delle linee perimetrali ma fuori dal terreno di giuoco e a ridosso delle protezioni esterne del “campo” federale. Per quanto concerne il fumogeno gettato erroneamente in campo a fine gara, è stata accertata la veridicità della sanzione ed è stata accettata senza nessun tipo di protesta, l’uso dello stesso fumoegeno però risiede sempre nell’utilizzo come utensile per festeggiare una vittoria sentita ed importante e non per aizzare un clima bellicoso all’interno di una cornice sportiva che doveva essere bella ed importante.

Alla conclusione della stessa gara, quella che è stata definita “invasione” o “irruzione abusiva” è stata solo la festa dei bambini sidernesi che hanno raggiunto in campo i piccoli beniamini di una città che non saliva sul tetto della Calabria sportiva da troppo tempo.

Questi stessi bambini sono stati aggrediti da un calciatore della società Rende 1968 che non era in tenuta da giuoco, solo dopo tale azione alcuni genitori sidernesi hanno fatto ingresso sul terreno di giuoco ma solo per sincerarsi delle condizioni dei propri bambini. Inoltre, alcuni calciatori della società Union Siderno sono stati malmenati dal numero 24 della società biancorossa che ha colpito due coetanei avversari con dei calci alle spalle, da qui la reazione di alcuni componenti del gruppo squadra sidernese.

Lo stesso gruppo squadra sidernese è stato calmato e sedato, insieme ai rivali del Rende Calcio 1968, dai dirigenti della Union Siderno 2015 che hanno tenuto un comportamento dignitoso, cercando di calmare gli animi e di riportare una situazione degenerata alla normalità con grande spirito di maturità e sangue freddo.

Gli stessi calciatori del Rende Calcio 1968 U17, in alcuni commenti Facebook, hanno ammesso le loro responsabilità e sono stati infatti pienamente puniti dai provvedimenti del giudice sportivo, danneggiando anche una lampada del centro tecnico federale FIGC e il vano contenitore in plastica del defibrillatore in uso alla struttura. Così come sono stati puniti i calciatori provenienti dalla squadra jonica che hanno reagito all’aggressione degli avversari e per gli stessi sono state accettate in maniera ossequiosa e rispettosa le sanzioni.

Alla stessa finale mancavano, effettivamente, le forze dell’Ordine e questo ci suona strano vista la posta in palio, l’importanza della gara ma soprattutto considerando che l’organizzatore di tale evento era proprio la F.I.G.C.

Le forze dell’ordine però non sono state l’unica mancanza, in questo caso è mancato anche il raziocinio di un giornalista che esprime giudizi in base alle denunce non neutrali dei genitori coinvolti emotivamente dalla gara e dagli accadimenti già citati.

Il giornalismo imporrebbe analisi, imparzialità e visione chiara dei fatti. Niente di più, niente di meno.

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