L’Operazione Glicine-Acheronte è stata una mega inchiesta che coinvolgeva 129 persone. Questa indagine, scattata nel giugno scorso, ha rivelato i sofisticati interessi criminali della cosca Megna di Crotone. La cosca era in grado di reclutare hacker tedeschi per muovere fiumi di denaro attraverso il trading clandestino online. Inoltre, si è fatta luce su un presunto comitato d’affari con addentellati nella politica e nelle istituzioni regionali, il cui strapotere si sarebbe materializzato tra il 2014 e il 2020.
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Nell’ambito dell’operazione Glicine-Acheronte, la Dda (Direzione Distrettuale Antimafia) continua a contestare l’aggravante mafiosa in relazione all’associazione a delinquere. Tra gli indagati figurano l’ex consigliere regionale Enzo Sculco, big del Pd calabrese come l’ex governatore della Calabria Mario Oliverio, l’ex assessore regionale e parlamentare Nicola Adamo, l’ex segretario particolare di Oliverio ed ex assessore ai Lavori pubblici del Comune di Crotone Giancarlo Devona, l’ex consigliere regionale ed ex segretario provinciale Dem di Reggio Calabria Sebi Romeo, e l’ex assessore al Comune di Mesoraca Ernesto Iannone. Il numero degli indagati si è ampliato rispetto all’originaria ordinanza di custodia cautelare, includendo anche l’ex vicepresidente della Giunta regionale Antonella Stasi.
Inoltre, la Corte di Cassazione ha recentemente annullato con rinvio il capo riguardante la presunta associazione, mentre ha annullato senza rinvio i capi d’accusa relativi ai presunti reati-fine. Questo sviluppo giuridico ha avuto un impatto significativo sull’inchiesta e sulle accuse contro gli indagati.
È importante notare che queste informazioni sono basate su fonti giuridiche e giornalistiche, e rappresentano il quadro attuale dell’operazione Glicine-Acheronte.
