Lun. Apr 29th, 2024

Il noto imprenditore ha presentato un corposo esposto ai magistrati inquirenti. «La mia è una battaglia che faccio essenzialmente per i malati perché non è giusto che essi debbano pagare per curarsi»

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Alla fine, sarà compito dei magistrati decidere se Lamberti Castronuovo abbia ragione nel chiedere all’Asp maggiori risorse per tutelare la salute dei reggini o se la linea dura dell’Asp sia giustificata. Ieri, il noto imprenditore si è presentato presso il Comando della Polizia Metropolitana con un corposo esposto-denuncia da inoltrare alla Procura della Repubblica. Il dossier era corredato di documenti, sentenze, ordinanze e disposizioni dell’Autorità, mirati a dimostrare che le sue richieste erano fondate su solida giurisprudenza e accusava i vertici dell’Asp 5 di abuso d’ufficio e altri reati.

«Abbiamo sfruttato tutti i mezzi democratici a nostra disposizione per convincere la responsabile dell’Asp 5 di Reggio e i suoi collaboratori, come la direttrice amministrativa, che le nostre strutture (l’Istituto Clinico Prof. R. De Blasi e la CED srl) sono di grande aiuto alla sanità pubblica, oltre che meno costose», ha spiegato Eduardo Lamberti Castronuovo. «Abbiamo insistito affinché si rispondesse a dieci semplici domande. Abbiamo supplicato, come medici a medici, che i pazienti oncologici fossero esentati dal dover pagare le prestazioni. Abbiamo chiarito, con la Legge dalla nostra parte, che il budget assegnato alle strutture accreditate, pubbliche a tutti gli effetti, non era sufficiente né adeguato alle esigenze dei cittadini. Abbiamo dovuto rivolgerci ai Tribunali amministrativi, che ci hanno dato ragione, assegnandoci risorse maggiori, peraltro sottratte dall’amministrazione, come confermato dal Consiglio di Stato e dal Commissario ad acta nominato dal Ministero della Salute».

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