Mar. Ott 8th, 2024

Un museo per fare i conti col passato, apre il “Museo della fabbrica d’armi reali ferriere di Mongiana”. La cerimonia inaugurale, cui prenderanno parte numerose autorità, si svolgerà a partire dalle 16,30 di sabato 24 settembre.

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Scegliere di visitare Mongiana è decidere di tuffarsi in una realtà che pare non essere della Calabria. Eppure si è in Calabria, nell’entroterra calabro, nelle Serre Calabre, ma sembra di essere nelle montagne Svizzere,  per la lussureggiante vegetazione e  per il magnifico parco di Villa Vittoria, e in Inghilterra e per la forte presenza dei resti di archeologia industriale di quello che fu il più importante polo siderurgico del Regno delle Due Sicilie. Mongiana nasce nel 1761 come villaggio siderurgico per gli addetti alle ferriere, alla fonderia e alla fabbrica d’armi, vere cattedrali del lavoro, che con la loro presenza ci significano l’operosità della comunità di Mongiana. Lo stesso centro storico è un museo all’aperto, in quanto  conserva ancora oggi l’antica  struttura edilizia di villaggio operaio. La fonderia , con gli scavi archeologici in corso, ci sta “regalando” reperti interessantissimi e unici: alto forni, fucine, manufatti. La fabbrica d’armi, ospita oggi il MUFAR (museo fabbrica armi), che sarà inaugurato alla presenza della principessa Beatrice di Borbone sabato 24 alle ore 16. Voluto dall’amministrazione Comunale è stato finanziato dalla regione Calabria ed è stato allestito nella parte multimediale dalla Kernel di Vibo Valentia, che si è avvalsa del lavoro di numerosi studiosi e della competenza del professore Danilo Franco esperto nel campo dell’archeologia industriale Calabrese, autore del prezioso libro “Il ferro in Calabria. Vicende storico-economiche del trascorso industriale calabrese”, per i tipi di Kaleidon di Reggio Calabria. Nelle sue sale il MUFAR conserva pagine di storia che attendono di essere sfogliate dai visitatori che si meraviglieranno nello scoprire una Calabria diversa, una Calabria operosa, e soprattutto una Mongiana industriale che era al vertice di un ciclo produttivo continuo che interessava il vasto territorio circostante. Nella fabbrica d’armi in passato si producevano le armi dell’esercito borbonico, oggi si attiva e si promuove  cultura, consentendo alla gente del posto  di riappropriarsi delle proprie radici culturali-industriali e ai visitatori di soffermarsi su eventi storici che hanno penalizzato fortemente  la Calabria all’atto dell’Unificazione d’Italia. Nella fabbrica non solo mostre, oggetti e manufatti vari , ma anche moderne apparecchiature che invoglieranno soprattutto gli studenti attraverso documentari, piantine interattive, tablet, a essere loro stessi fautori della ricerca del loro passato contenuto e ben raccontato nei muri e nei locali del MUFAR di Mongiana.

di Elia Fiorenza

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