Gio. Mag 30th, 2024

Calabria, la ‘Cenerentola’ delle competenze digitali: Solo il 32,2% dei cittadini possiede almeno abilità di base. Un quadro delineato dai dati del rapporto Istat.

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Calabria, la Cenerentola delle Competenze Digitali in Italia: solo il 32,2% dei cittadini possiede almeno competenze di base, piazzandosi all’ultimo posto insieme alla Campania, secondo i dati del rapporto Istat 2023. Questo risultato evidenzia una distanza significativa rispetto all’obiettivo fissato dall’UE per il 2030, che mira a raggiungere un 80% di cittadini con almeno competenze digitali di base.

L’intero Paese si confronta con una percentuale del 45,7% di persone tra i 16 e i 74 anni con competenze digitali almeno di base, cifra stabile dal 2021 ma al di sotto della media europea del 55,5%. Il divario è particolarmente marcato tra le diverse fasce di età, con il 61,7% dei giovani tra i 20 e i 24 anni che possiede competenze digitali di base, mentre solo il 19,3% degli individui di 65-74 anni le possiede. La disparità di genere è evidente, con gli uomini che superano le donne del 3,1% in termini di competenze digitali.

Anche il livello di istruzione gioca un ruolo chiave, con il 77,6% delle persone di 25-54 anni con istruzione terziaria che possiede competenze digitali di base, rispetto al 26,4% di coloro con un titolo di studio basso. La condizione occupazionale influisce notevolmente, con un divario del 18% tra gli occupati e coloro in cerca di lavoro. Gli operai presentano i livelli più bassi di competenza digitale, con una differenza di circa 34 punti percentuali rispetto a dirigenti e impiegati.

Il divario tra le regioni è evidente, con il Centro-Nord che supera nettamente il Mezzogiorno. La Calabria, insieme alla Campania, occupa gli ultimi posti nella classifica regionale. Le regioni più virtuose includono la Provincia Autonoma di Trento, la Lombardia, il Lazio e l’Emilia Romagna.

Analizzando le dimensioni specifiche, emerge che le competenze avanzate sono più pronunciate nella “Comunicazione e collaborazione” (79,8%), seguite dall'”Alfabetizzazione su informazioni e dati” (60,6%) e dalla “Risoluzione di problemi” (49,9%). Le aree di “Creazione di contenuti digitali” e “Sicurezza” registrano invece le quote più elevate di persone senza competenze digitali (rispettivamente 26,8% e 27,9%). Rispetto al 2021, si osserva un decremento delle competenze avanzate nella “Sicurezza” e un aumento significativo in tutte le altre dimensioni, sottolineando la necessità di un’immediata attenzione per colmare questo divario digitale.

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