Mar. Mar 19th, 2024

La nota è polemica ed è di estrema attualità visto che riguarda l’iniziativa che avrà luogo oggi alle 11,30, al Comune di Siderno, l’assemblea dei sindaci convocata dalla presidente Caterina Belcastro, con i responsabili dell’Associazione Angela Serra per l’auspicato rilancio del reparto di Oncologia dell’ospedale di Locri.

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«Noi dobbiamo batterci per avere qui, sul territorio, strutture sanitarie pubbliche in grado di erogare servizi eccellenti. Ben vengano iniziative private se non interferiscono o indeboliscono l’offerta pubblica», affermano Sasà Albanese e Francesco Martino, responsabili del Comitato pro Casa della salute di Siderno e Bruna Filippone del “Comitato Difendiamo l’ospedale di Locri” che riprendono la notizia della iniziativa dell’Associazione Angela Serra, (ente privato con sede proprio nell’ex ospedale di Siderno, futura Casa della Salute) che si è impegnata a sistemare un’ala dell’ospedale di Locri per i malati oncologici. Albanese, Martino e Filippone evidenziano la «grande attenzione da parte dei sindaci della Locride, dei dirigenti dell’ospedale locrideo e anche dell’Asp di Reggio su questa iniziativa e, quindi, la disponibilità a delegare all’Associazione Serra la sistemazione del reparto». Precisano, però, che per realizzare la meritoria iniziativa «l’Associazione invita tutti i cittadini che vivono o che sono nati nella Locride a dare il loro volto, mettere la loro firma, e donare almeno un euro». «Perché si chiedono Albanese, Martino e Filippone – sulla nostra lotta per avere strutture e servizi sanitari pubblici i sindaci e la stessa Asp hanno avuto ed hanno un approccio tiepido, per non dire ambiguo, e invece si mobilitano a favore di un’associazione privata il cui progetto non è molto chiaro?». L’Associazione, aggiungono, è supportata nella raccolta fondi e nella messa a disposizione dei locali e, invece, i loro Comitati lamentano che «abbiamo chiesto incontri – scrivono – con i responsabili sanitari e non abbiamo avuto risposte. Abbiamo informato i sindaci della zona ed eccetto alcuni, presenti al presidio, non hanno mai ritenuto di confrontarsi con le nostre richieste e le nostre proposte. Non abbiamo dimostrato – chiedono – che senza il nostro intervento, durato più di un anno, l’iter per la Casa della Salute sarebbe ancora fermo ? Pensano che i cittadini siano servi sciocchi e non interlocutori con cui confrontarsi?».

Quindi altre considerazioni ed altri interrogativi: «Non sappiamo se il ruolo di questa Associazione non sia da agenzia di intermediazione per una emigrazione sanitaria che già molto compromette il bilancio del nostro sistema regionale. Chi gestirà un eventuale reparto oncologico dell’associazione Angela Serra? Il pubblico o i privati? Quali cure intendono offrire nella Locride? Noi abbiamo – aggiungono Albanese, Martino e Filippone – l’art. 32 della Costituzione come stella polare e restiamo convinti che il diritto alla salute debba essere garantito dallo Stato. La filantropia in materia sanitaria, spesso, ha dissanguato le casse pubbliche e creato un sistema di condizionamento sociale non più tollerabile. Non sarebbe ora che i sindaci si occupino dei 14 milioni disponibili per Locri, e si muovano perché le procedure siano avviate?».

«Abbiamo anche noi preparato – scrivono ancora – un progetto, elaborato da soggetti competenti, di ristrutturazione della Casa della Salute e mai si sono preoccupati di ascoltarci. Per non dare adito ad equivoci – continuano – ribadiamo il nostro apprezzamento per tutte le iniziative che si propongono di lenire le sofferenze dei cittadini ma vogliamo che il tutto si realizzi nella massima trasparenza, soprattutto se sono utilizzate strutture o risorse pubbliche. E sarebbe molto utile se i sindaci e i responsabili della sanità pubblica calabrese – concludono – mostrassero più attenzione alle legittime richieste dei comitati dei cittadini».

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