Ven. Apr 26th, 2024

Reggina-Inter finisce 0-2. Il muro amaranto tiene 80 minuti e cade solo nel finale. Gli amaranto, che in pieno recupero colpiscono anche un palo con Canotto, alla fine fanno una gran bella figura e possono guardare con fiducia al futuro, come già stavano facendo dopo i bei risultati in campionato. Al di là della gara, che nulla contava dal punto di vista sportivo, resta la grande festa di oggi, una festa di sport che ha attirato le attenzioni su Reggio Calabria da un po’.

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La partita. L’atteggiamento degli amaranto, perlomeno all’inizio, è il solito: la Reggina prova a stare alta, compatta, stretta tra i reparti, ogni tanto abbozza un approccio di pressione ma non si disunisce. Evidente, ovviamente, la differenza dal punto di vista tecnico, ma evidente anche la tenuta atletica tra le due squadre, con gli amaranto nettamente più in palla. L’Inter, com’è noto, non gioca da un mese, mentre la Reggina “macina” in Serie B. Alla fine, nel computo delle occasioni, è l’Inter a rendersi più pericolosa: dopo il gol sfiorato da Gagliolo, la squadra di Simone Inzaghi va vicina più volte alla rete soprattutto con Lukaku e Dzeko. L’intervallo, però, si chiude sullo 0-0, risultato che alla fine ci può stare. La ripresa si apre con i tre cambi tra le fila amaranto: uno è Fabbian, attenzionato proprio dai dirigenti nerazzurri; gli altri due Dutu e soprattutto Santander. Prevedibili le tre sostituzioni, anche un po’ attesa quella dell’ex Bologna, da cui ci si attende un riscatto dopo un girone d’andata quasi sempre fuori. La prima occasione nel secondo tempo è degli amaranto, con un bel tiro al volo di Giraudo che impegna Onana. La parte centrale della ripresa è quella dei cambi: girandola infinita dalle due parti, mantenuti gli stessi impianti di gioco ma variati gli equilibri, anche per via di energie sempre minori. Una fase apparentemente tranquilla di gara, però, viene spezzata dal gol del vantaggio dell’Inter, arrivato nella parte finale, in pieno stile nerazzurro al Granillo (era spesso così negli anni di A). Corner, svetta Dzeko e fa 0-1. E’ l’episodio che svolta la gara: Pippo Inzaghi mette Canotto per Crisetig, passa al 4-2-3-1 e rischia qualcosa in più, infatti poco dopo arriva il raddoppio di Lukaku, seppur dopo svarione difensivo. Nel finale c’è spazio per l’occasione amaranto più grande, quella di Canotto, che colpisce il palo dopo una grande azione personale. Alla fine finisce 0-2, con gli amaranto comunque sotto la Curva a prendergli gli applausi.

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