Anche quest’anno Palmi è stata invasa dalla folla per il rito della Varia. Una celebrazione di carattere religioso che ogni due anni conta almeno 100 mila persone. La manifestazione, dedicata alla Madonna della Lettera, è diventata nel 2013 patrimonio culturale dell’umanità nell’ambito della Rete italiana delle macchine a spalla.
La Varia, l’enorme e suggestivo carro alto 16 metri e con un peso di 20 tonnellate, rappresenta l’universo e l’assunzione in cielo della Vergine. Portato a braccio da 200 devoti, il cono di ferro era circondato da bambini che rappresentavano gli angioletti . Molto suggestiva l’Animella e il Padreterno posti in alto della Varia, rappresentati rispettivamenete da una bambina e da un uomo scelti dal popolo, non prima di aver superato alcune prove di coraggio.Una tradizione che è stata accompagnata da un lungo plauso nel momento in cui è apparso uno striscione di solidarietà alle vittime del terremoto che ha colpito il centro Italia. Soddisfatti gli organizzatori, dall’essere riusciti per l’ennesima volta a far arrivare il messaggio che vuole dare la manifestazione, quale la fratellanza e la solidarietà. La Varia, non è una processione, ma una corsa verso l’infinito. Non fa soste nè inchini e non è soggetta a prescrizioni vescovili. Dietro alla perfetta riuscita della manifestazione c’è un lavoro straordinario degli organizzatori, una macchina organizzatrice funzionante e fuori dal comune che ha messo a disposizione servizi garantiti dalle forze dell’ordine, dalla Croce Rossa, dall’elisoccorso e non solo, affinchè tutto procedesse nel migliore dei modi. La Varia, non per niente, è stata dichiarata dall’ Unesco bene immateriale dell’umanità.
Continua....
MANUELA MAMMONE