Mar. Mar 19th, 2024

L’emergenza rifiuti permane, nonostante la soluzione tampone individuata in un recente incontro alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, per il mese di agosto. I comuni continuano ad avere gravi problemi e le “cartoline” sono sempre più deleterie per l’immagine della fascia ionica, con tutti i risvolti negativi per quel poco di turismo che ancora esiste. Diventa sempre più grave anche la problematica degli incendi dei rifiuti, un malcostume pericoloso e irresponsabile.

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Questo Ferragosto, intanto, sarà ricordato come emergenza piena, nonostante la racconta straordinaria di organico e indifferenziato effettuata la notte scorsa. «A causa dei noti problemi inerenti l’emergenza dei rifiuti che interessa l’intera Ato 5 Città Metropolitana di Reggio Calabria – si legge una nota dei primi cittadini della Locride – si comunica che le frazioni di cui sopra sono state autorizzate in quantità limitata e pertanto, visto l’arretrato ancora accumulato sul territorio la raccolta non potrà essere completa. Da lunedì continueremo il servizio con il recupero graduale dell’arretrato ancora presente sul territorio».

Si continua, insomma, con le soluzioni temporanee che, certamente, in mancanza di altro sono anche necessarie, ma al di fuori di esse sembra che nessuno voglia affrontare con decisione quello che è il nocciolo della questione: la necessità immediata di realizzare una discarica di servizio da “abbinare” all’impianto di Siderno. Solo questo, quantomeno per i comuni della Locride potrebbe risolvere definitivamente il problema.

I sindaci addebitano questa responsabilità al commissario e, secondo quanto affermato dal presidente del Comitato, Giuseppe Campisi, durante il sit -in di protesta sulla Statale 106, sono pronti a far rispettare l’impegno della scelta del sito che sarà adottata (anche se sono pochi a crederci perché c’è già il precedente del sito di Placanica indicato dalla Regione che ha provocato l’immediata protesta della cittadinanza ) ma questa scelta tarda ad arrivare.

Purtroppo, quindi, si continua a navigare a vista senza vere proposte di soluzioni, e a farne le spese, in questo periodo, sono soprattutto i cittadini di Siderno che abitano nei pressi dell’impianto di San Leo che pagano da sempre il prezzo più alto di questa situazione. È inutile girare attorno al problema con continue soluzioni tampone che non possono fermarsi all’aumento o meno del tonnellaggio dei rifiuti ma pensare seriamente all’individuazione di un sito dove costruire nel più breve tempo possibile la discarica di servizio per gli scarti dell’impianto di di Siderno e, nel contempo, rendere sicure e funzionali le discariche di Sambatello e Melicuccà. Questo nell’immediato.

Per il futuro toccherà poi pensare seriamente alla realizzazione ( piaccia o no) di un impianto di ultima generazione per lo smaltimento dei rifiuti capace, come avviene nelle città piu’ avanzate, di garantire la salute dell’uomo e la salubrità ambientale con la possibilità di diventare anche una fonte di sviluppo economico.

ARISTIDE BAVA

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